6ª edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival in programma dal 3 al 6 ottobre prossimi al Nuovo Cinema Aquila (Roma), che da anni si propone di ricercare, valorizzare e promuovere opere documentaristiche capaci di favorire una riflessione sulle periferie del Paese, sulle sue aree marginali e sulle sue realtà “invisibili”.
Le periferie sono spesso rappresentate come luoghi dell’insicurezza, del degrado, dell’abbandono. Ma esse sono anche, per ogni città, il luogo della trasformazione e del dinamismo. La storia di ogni città passa necessariamente per la storia delle sue periferie. Qui di volta in volta la metropoli contemporanea si ridefinisce, producendo sempre nuove marginalità, ma dando vita al contempo a inedite forme aggregative e alla costruzione di nuovi processi identitari.
L’intento del Visioni Fuori Raccordo Film Festival è quello di stimolare una riflessione sulle periferie del paese, raccogliendo opere che sappiano ancora una volta rappresentare l’universo sempre più sfaccettato che le cosiddette aree marginali delle città costituiscono. L’attenzione che rivolgiamo alle opere a basso costo, oggi sempre più diffuse grazie al digitale, costituisce un elemento centrale del nostro approccio: un modo per favorire la presenza di letture diverse, non solo di chi “fa cinema”, ma anche di coloro che utilizzano l’audiovisivo come pratica sociale, percorso di studio e di ricerca, strumento di documentazione, di inchiesta e di autorappresentazione.
13 in tutto i documentari selezionati che parteciperanno al concorso (di cui un inedito e alcune anteprime romane), tutti di elevate qualità stilistiche ed espressive che insieme danno una prospettiva unica e particolareggiata di molti degli aspetti che caratterizzano le periferie del nostro Paese, soprattutto in questo momento storico.
La Giuria, composta dalla regista e produttrice Antonietta De Lillo, dal giornalista e autore della trasmissione RAI Doc3 Lorenzo Hendel, e dalla giornalista de Il Manifesto Cristina Piccino, assegnerà un premio alla Migliore Opera e due menzioni speciali: Memoria e Migranti.
Come di consueto, anche quest’anno sarà rinnovata l’iniziativa riguardante i lavori pubblici della giuria che costituisce uno dei caratteri distintivi del Festival e che si propone come obiettivo non solo di dare trasparenza al lavoro dei giurati, ma anche e soprattutto di favorire una concezione dei festival come luoghi di riflessione, di scambio e confronto culturale. A tal proposito i giudizi dei giurati su ogni film in concorso e la riunione della Giuria, durante la quale verranno designati i vincitori, saranno ripresi e trasmessi online sul nostro sito internet.
Il Festival è organizzato e prodotto dall’Associazione LABnovecento

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